Oscularia deltoides (L.) Schwant. 1927
famiglia: Aizoaceae
sinonimi: Mesembryanthemum deltoides
Lampranthus deltoides
nomi comuni:
oscularia
ETIMOLOGIA: il nome generico sembra provenire dal verbo latino osculor (baciare, amare), per la bellezza e l'amabiltà delle piante appartenenti a questo genere, oppure dal sostantivo ósculum (piccola bocca), per l'aspetto di piccole bocche delle foglie di alcune specie. L'epiteto specifico è mutuato dall'unione dei due termini greci délta (delta, triangolo) ed eídos (simile), quindi letteralmente significa 'simile ad un triangolo', in riferimento alla forma delle foglie di questa specie
l'oscularia è un piccolo arbusto a portamento tappezzante alto fino a 10 centimetri e largo fino a 50, con foglie carnose grigiastre e fiorellini margheritiformi di colore rosa, originario del Sudafrica, dove vive allo stato spontaneo nelle zone a temperature più miti, in prevalenza su rocce arenariche o grantiche.
Si tratta di una pianta succulenta, affine al mesembriantemo ed al delosperma, che necessita perciò di un'esposizione molto soleggiata e di terreni assai ben drenati, ricchi di sabbia ed altre sostanze inerti, simili a quelli impiegati per la coltivazione delle cactacee. La crescita è molto rapida e le piante si espandono in orizzontale piuttosto velocemente, radicando ai nodi dei rametti che toccano il terreno.
Le foglie carnose consentono alla pianta di immagazzinare notevoli quantità d'acqua, per cui necessita di annaffiature molto rade, da effettuarsi solo quando si constata che il substrato di coltivazione si è completamente asciugato. In inverno le piante vanno innaffiate solo sporadicamente ed esclusivamente se tenute in luoghi relativamente caldi, in quanto gli eccessi di umidità potrebbero provocare la formazione di malattie fungine e l'insorgenza di fenomeni di marcescenza del colletto della pianta. Le concimazioni si effettuano 1-2 volte all'anno con prodotti specifici per piante succulente da fiore (a basso titolo d'azoto).
Pur sopportando per brevi periodi temperature di poco inferiori allo zero, l'oscularia è una pianta piuttosto sensibile al freddo, che può essere coltivata in piena terra solamente nelle zone a clima invernale mite, mentre negli altri luoghi deve essere tenuta in vaso e riparata in serra fredda durante la stagione meno favorevole. In Italia vive all'aperto solo nelle regioni meridionali e nelle zone costiere della Liguria e della Toscana, dove trova condizioni climatiche confacenti, tanto che in alcune aree (ad es. nell'Elba) è sfuggita alla coltivazione nei giardini e si è naturalizzata, diffondendosi spontaneamente e comportandosi persino da infestante. La moltiplicazione per talea è molto facile, per cui in un breve periodo si possono ottenere parecchie piante da poter impiegare in balconi molto soleggiati, in ciotole e panieri appesi, oppure come tappezzante o nel giardino roccioso nelle zone climaticamente più propizie.
i fusticini, dapprima erbacei e di colore rossiccio, tendono col tempo a diventare legnosi e si arricchiscono di fitte e brevi ramificazioni laterali. Le foglie sono persistenti, opposte, sessili, lunghe 10-15 millimetri e larghe 4-6, di forma vagamente triangolare e colore verde-grigiastro molto chiaro, leggermente curvate verso l'alto, con dorso carenato e margine munito di 1-3 denti più o meno evidenti e di colore rossiccio. Tutto il fogliame vira poi verso il rosso-bronzeo in estate, quando riceve una grande quantità di luce solare.
i fiori, che sbocciano da maggio per circa 45 giorni, poi con minore frequenza fino all'autunno, sono piccoli (1,5 centimetri di diametro) e leggermente profumati, simili a piccole margherite con petali di colore rosa e centro giallastro.
Edited by momolindo - 12/5/2014, 18:51
