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Laura Antonelli

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momolindo
view post Posted on 22/6/2015, 10:40 by: momolindo
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Mai finirà perchè sei parte dei miei ricordi,parte della mia vita e ciò che mi hai dato,ciò che ti ho dato sempre vivrà!

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È morta Laura Antonelli, la Malizia al cinema. Icona sexy e maledetta
L'attrice è morta nella sua casa di Ladispoli, dove viveva da sola. È stata il sogno erotico degli italiani



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22 giugno 2015 - Milano

È morta a Ladispoli, vicino Roma, Laura Antonelli. L'attrice è morta nella sua casa di Ladispoli, dove viveva da sola: è stata ritrovata verso le 8, senza vita e riversa sul pavimento, dalla donna delle pulizie. Non è ancora chiara la data del decesso: l'ultima a vederla è stata la badante venerdì scorso. Il fratello della Antonelli, che vive in Canada, è stato avvertito.


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Nata a Pola nel 1941, diploma di insegnante di educazione fisica, l'attrice ha raggiunto l'apice della popolarità negli anni settanta e ottanta, lavorando prima in pellicole erotiche e poi in film d'autore. La sua prima parte importante risale al 1969 con “Venere in pelliccia, pellicola che viene censurata e bloccata. Nel 1971 recita in “Il merlo maschio”, a fianco di Lando Buzzanca, ma è grazie al ruolo di sensuale cameriera in Malizia di Salvatore Samperi (nel 1973, sette miliardi d'incasso nel '73, quando il biglietto del cinema costava mille lire), e a quella indimenticabile scena sulla scala, che venne consacrata come "icona sexy". Per quel ruolo vinse il Nastro d'Argento alla migliore attrice protagonista e il Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione, premio della stampa estera. Dopo il trionfo di Malizia , la sua bellezza prorompente, genuina e antica ha attratto prima Giuseppe Patroni Griffi, che la volle per La divina creatura (1975), e poi Luchino Visconti che le affidò il ruolo della moglie di Giancarlo Giannini ne L'innocente (1976) da Gabriele D'Annunzio. Ma l'attrice ha avuto miglior fortuna nelle commedie: da'Sessomatto di Dino Risi a Mio Dio come sono caduta in basso di Luigi Comencini in cui faceva la parodia delle eroine dannunziane. Negli Anni ’80 partecipa ad altre produzioni come Grandi magazzini, Viuuuletemente mia, La Venexiana. Poi ancora in tv con alcune miniserie Gli indifferenti e Disperatamente Giulia.


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Il 27 aprile del 1991 un episodio cambia per sempre la sua vita: i carabinieri la arrestano in seguito al ritrovamento di 36 grammi di cocaina nella sua villa di Cerveteri. È l’inizio di un lungo e doloroso declino. In primo grado viene condannata a 3 anni e 6 mesi di carcere. Nel 2000 viene assolta in Appello in quanto “consumatrice” ma non “spacciatrice”. La sua carriera però è ormai compromessa. E l’ultima apparizione in Malizia 2000 finisce in un flop con strascichi giudiziari. La Antonelli fa causa alla produzione dicendo di essere stata costretta a trattamenti di chirurgia estetica. La sentenza arriverà dopo 13 anni con il mancato risarcimento.


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Nel frattempo le sue condizioni di salute peggiorano arrivando anche al ricovero per il precario equilibrio psichico. Poi ancora una causa al ministero di Grazia e Giustizia per danni causati dalla lentezza del processo che nel 2006 le riconosce un risarcimento di 108 mila euro per danni di salute e immagine. Nel 2013 Simone Cristicchi le dedica una canzone dal titolo “Laura” perché «la sua vicenda mi ha toccato molto. Una donna, peraltro scagionata da una sentenza che le ha levato di dosso le accuse, che ha patito mille sofferenze per colpa della morale comune che ci mette un secondo a metterti in croce». Era stato invece l'amico Lino Banfi a fare un appello per lei, spiegando che viveva grazie a una pensione di 510 euro al mese, con i doni della parrocchia e di qualche benefattore. Ma a lei non interessava essere aiutata. «La vita terrena non mi interessa più», aveva dichiarato.





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