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Plumbago

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luis1005
view post Posted on 10/6/2010, 18:36




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Anche conosciuto come gelsomino azzurro, il plumbago è un piccolo rampicante, non troppo vigoroso, che può raggiungere comodamente i 2-3 metri in una sola stagione vegetativa; è una pianta di origine africana, con grandi fiori a grappolo, molto simili a quelli del gelsomino, ma di colore azzurro cielo.


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La fioritura si protrae per un lungo periodo di tempo, dall'inizio della primavera, fino all'autunno, ed è delicatamente profumata.

Coltivazione del Plumbago
I plumbago sono arbusti rampicanti abbastanza vigorosi; prediligono posizioni soleggiate, o anche semiombreggiate, possibilmente vicino a un muro o ad un graticcio. Volendo queste piante possono venire coltivate anche a terra, nelle aiole, dove avranno uno sviluppo tappezzante.

Plumbago-capensis

Necessitano di un buon terreno ricco e sciolto, costituito da terriccio universale, mescolato a sabbia e pietra pomice, in modo da preparare un substrato soffice e molto ben drenato; infatti i plumbago temono i ristagni idrici, che causano spesso danni alle radici ed al colletto della pianta.
I fusti del plumbago sono sottili e flessibili, scarsamente ramificati, e portano piccole foglie di colore verde chiaro; se il colore tende eccessivamente al giallo è probabile che la pianta sia posta in una posizione eccessivamente soleggiata, o che stia soffrendo di clorosi: spostiamola in un luogo in cui goda di qualche ora di mezzombra ogni giorno e forniamo del concime rinverdente.
Da aprile a settembre, ogni 12-15 giorni, forniamo del concime per piante da fiore, mescolato all'acqua delle annaffiature.
Questi rampicanti amano un terreno fresco e necessitano di abbondanti annaffiature, quindi, soprattutto nelle giornate più calde dell'anno, bagniamo abbondantemente il terreno, possibilmente nelle prime ore del mattino; evitiamo però di annaffiare eccessivamente, attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.




I plumbago temono le gelate intense, soprattutto se persistenti; in genere vengono coltivati all'aperto solo nelle regioni centrali e meridionali d'Italia; nel resto della penisola si coltivano in vaso, per poterli spostare in luogo riparato durante l'inverno. E' anche possibile coltivarli in piena terra, ma solo se si ha l'accortezza di proteggere in inverno le radici, utilizzando paglia o cortecce, e i rami coprendoli con agritessuto.

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Se la pianta dovesse comunque venire danneggiata dal freddo è consigliabile, a primavera, potare tutta la parte aerea, favorendo così lo sviluppo di nuove ramificazioni.

Edited by momolindo - 18/7/2015, 19:47
 
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view post Posted on 7/9/2010, 10:21
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PLUMBAGO Scheda Informazioni Cure e Consigli




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La plumbago è una pianta sempreverde, a portamento arbustivo e rampicante, molto decorativa ed è conosciuta con i nomi di PLUMBAGGINE o GELSOMINO AZZURRO.



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CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Regno: Plantae
Subregno: Tracheobionta (piante vascolari)
Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
Classe: Magnoliopsida (ex Dicotyledones)
Ordine: Plumbaginales
Famiglia: Plumbaginaceae
Genere: Plumbago



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CARATTERISTICHE GENERALI

Il genere Plumbago appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae e comprende piante originarie delle regioni a clima temperato dell'Asia e sono conosciute anche con il nome di PLUMBAGGINE o GELSOMINO AZZURRO.

Si tratta di piante sempreverdi, a portamento arbustivo e rampicante di aspetto molto vario in quanto a crescita molto disordinata con fusti che arrivano a svilupparsi fino a 4,5 m nelle piante spontanee ma se allevate e opportunamente sistemate su dei sostegni, consentono di avere delle piante molto decorative e più contenute.

Sono piante utilizzate come rampicanti che in estate danno delle fioriture molto belle.

I fiori, riuniti in infiorescenze a spiga lunghe dai 20 ai 30 cm, sono di colore azzurro o rosso a seconda della specie e della varietà e sono costituiti da una parte tubolare lunga circa 4 cm che si apre in una corolla formata da 5 petali e larga circa 2,5 cm.


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PRINCIPALI SPECIE

Esistono una decina di specie tra le quali ricordiamo

Plumbago capensis o auriculata

La Plumbago capensis è originaria del Sud America ed è conosciuta con il nome di GELSOMINO AZZURRO ed è la più diffusa e coltivata.

E' una pianta rampicante che può raggiungere i 2 m di altezza se allevata a casa. Sia i fusti che i rami sono legnosi e provvisti di foglie picciolate di un bel verde intenso, ovali e lunghe sino a 5 cm.

I fiori sono di colore azzurro, riuniti in gruppi di 20 a formare delle spighe lunghe 25-30 cm.

Esistono diverse varietà che differiscono tra loro per il diverso colore dei fiori quali ad esempio la varietà "Alba" con i fiori bianchi.



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Plumbago indica o rosea

La Plumbago indica è una specie originaria dell'Indonesia e dell'India. E' molto apprezzata per le sue fioritura anche se è un rampicante meno generoso della capensis con fioriture meno lussureggianti. Richiede minori cure colturali e minori potature.

Le sue foglie sono meno lunghe della auriculata ed i fiori sono riuniti in spighe lunghe anche 20 cm di colore rosso scarlatto.



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TECNICA COLTURALE

Sono piante rustiche che non presentano particolari difficoltà di coltivazione.

Non sopportano il freddo, soprattutto se giovani, infatti le temperature non devono scendere sotto i 10°C. Sono meglio tollerate le alte temperature estive.

Amano la luce per cui vanno esposte in piena luce e per qualche ora anche al sole diretto ma non nelle ore più calde della giornata.

Può essere allevata in vaso o all'aperto nelle zone a clima temperato basta che siano posizionate in modo che non ricevano il sole diretto durante le ore più calde delle giornate estive ed al riparo dalle correnti d'aria.

Se sono allevate all'aperto e la stagione invernale improvvisamente ha degli sbalzi di temperatura eccessivi, assicuratevi di proteggere le radici ed il fusto con della paglia, torba o con teli di tessuto-non tessuto. In ogni caso, può essere tranquillamente allevata in caso e portata all'aperto solo durante la bella stagione.

Ricordate in ogni caso che teme il gelo.

Dato che sono piante rampicanti è preferibile dotarle di sostegni tipo graticci o anche dei semplici pali ai quali andranno fissati i rami. Se non viene fissata ad un sostegno avrà un portamento ricadente.

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ANNAFFIATURA

Durante il periodo vegetativo vale a dire dalla primavera all'estate va annaffiata abbondantemente ed occorre aspettare che il terreno sia asciutto in superficie prima di effettuare la successiva irrigazione.

Attenzione ai ristagni idrici che non sono tollerati.

Ama un ambiente umido per cui va spruzzata regolarmente fino al momento in cui compaiono i fiori e poi sospesa per non macchiarli. E' preferibile spruzzare le piante la mattina presto e mai quando è al sole.


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TIPO DI TERRENO - RINVASO

Si rinvasa all'inizio della primavera utilizzando un vaso un po' più grande del precedente fino alla misura massima di 30 cm utilizzando un buon terreno fertile. Una volta raggiunta tale misura si asporta solo i primi 3-5 cm di terriccio e si rinnova con del terreno fresco.

E' importante sistemare sul fondo del vaso della ghiaia o dei pezzi di coccio in modo da favorire il rapido sgrondo dell'acqua di annaffiatura in eccesso in quanto non sopporta i ristagni idrici.

Personalmente consiglio di usare dei vasi di terracotta anche se molti optano per i vasi di plastica (meno costosi e più fori di drenaggio). Ritengo che siano preferibili quelli di terracotta in quanto, essendo porosi, consentono alla terra di respirare.

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CONCIMAZIONE

Durante il periodo primaverile - estivo si concima ogni due settimane utilizzando un fertilizzante liquido diluito nell'acqua di irrigazione mentre durante l'autunno e l'inverno le concimazioni vanno sospese.

Usate dei concimi che oltre ad avere i cosiddetti "macroelementi" quali Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) abbiano anche i "microelementi" quali il Manganese (Mn), il Ferro (Fe), il Rame (Cu), il Boro (B), lo Zinco (Zn), il Molibdeno (Mo), il Magnesio (Mg), tutti importanti per la corretta crescita della pianta.

Diminuite le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione.


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FIORITURA

L'epoca di fioritura è variabile in quanto dipende dalla specie. In genere comunque sono tra aprile ed ottobre.



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POTATURA

Al termine della fioritura, ogni anno, va potata energicamente tagliando i fusti legnosi a 30 cm dal terreno, in qualunque momento tra la fine dell'estate e l'inizio della primavera. Questa operazione è molto importante un quanto i fiori si formano solo sui rami dell'anno. In ogni caso va fatta sempre prima della ripresa vegetativa della pianta. In primavera ridarà altri rami e numerosi altri fiori.

I fiori mano mano che appassiscono vanno eliminati.

Se avete la possibilità di tenerla costantemente in ambiente caldo, la pianta non entrerà in riposo vegetativo e produrrà fiori tutto l'anno.

E' importante che l'attrezzo che usate per il taglio si pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma o con varechina o con alcool) per evitare di infettare i tessuti.




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MOLTIPLICAZIONE

Si moltiplica per talea o per seme.

Nel scegliere la tecnica da adottare tenete presente che se moltiplicate per seme, subentrando la variabilità genetica, non sarete sicuri di ottenere una pianta uguale alle piante madri pertanto se desiderate avere un esemplare preciso, fate la moltiplicazione per talea.



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MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

In qualunque momento tra maggio ed agosto si possono prelevare delle talee dai getti laterali lunghe circa 8-10 cm. Fate un taglio con una lametta o con un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti, subito sotto il nodo, che sia pulito e disinfettato per evitare la trasmissione di eventuali malattie parassitarie. Eliminate le foglie che si trovano più in basso e spolverate il taglio con una polvere rizogena per favorire l'emissione delle radici.

Sistemate quindi le talee in un vaso, facendo dei buchi con una matita in un terreno formato da terriccio fertile e sabbia grossolana in parti uguali.


Inumidite il terreno senza bagnare le parti verdi e ricoprite quindi il vaso con un telo di plastica trasparente o una busta messa a cappuccio e sistematela così preparata in una zona della casa all'ombra e dove la temperatura sia intorno ai 21°C

Ogni giorno controllate lo stato delle talee togliendo la plastica e contestualmente controllate il terreno (deve rimanere sempre umido) ed eliminate la condensa che si sarà sicuramente formata nella plastica.

Vi rendete conto che la talea ha formato le radici in quanto inizieranno a nascere i nuovi germogli. A quel punto togliete definitivamente la plastica ed aspettate che le talee diventino più robuste. Dopo di che potete trapiantarle nel vaso definitivo usando un terreno come indicato al paragrafo "Rinvaso" e trattatele come una pianta adulta.



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MOLTIPLICAZIONE PER SEMI

La moltiplicazione per semi si effettua in primavera distribuendo i semi in maniera uniforme su un terriccio per semi. In considerazione del fatto che i semi sono piccoli per interrarli, usate un pezzo di legno piatto. Inumidite quindi abbondantemente il terreno (usando uno spruzzatore che consentirà di bagnare in maniera più uniforme) mescolando all'acqua un fungicida ad ampio spettro per prevenire eventuali infezioni fungine.

A questo punto chiudete il vassoio con un foglio di plastica trasparente o con una lastra di vetro che ha un doppio vantaggio: il primo è che non farà asciugare il terreno troppo rapidamente, il secondo che consentirà d'avere una temperatura costante.



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Prendete quindi il vassoio e riponetelo in una zona della casa all'ombra e ad una temperatura intorno ai 21 - 24°C.
Fino al momento della germinazione dei semi ogni giorno togliete la plastica e controllate l'umidità del terreno (deve rimanere sempre umido) ed eliminate la condensa dalla plastica (o dal vetro).

Quando i semi germoglieranno togliete la plastica definitivamente e sistemate il vassoio in una posizione più luminosa (non al sole diretto) ed arieggiata.

Eliminate le piantine più deboli per garantire più spazio a quelle più robuste ed aspettate che siano sufficientemente grandi da poter essere manipolate. A quel punto potete prelevarle delicatamente con tutto il panetto di terra e sistemarle nel vaso definitivo come se fossero delle piante adulte.


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PARASSITI E MALATTIE


Foglie che avvizziscono o pendono

Se le foglie presentano questo sintomo vuol dire che non è annaffiata correttamente: o troppa o troppo poca.
Rimedi: regolate le irrigazioni secondo quanto indicato nel paragrafo apposito.

La pianta non fiorisce

Se la pianta è stata allevata per bene il fatto che non fiorisce può essere dovuto ad un terreno povero di elementi nutrivi.
Rimedi: fate una buona concimazione così come indicato nel paragrafo "concimazioni"

In conseguenza di una gelata la pianta si secca rapidamente

Se in conseguenza di una improvvisa gelata la parte aerea muore non è detto che la pianta sia morta. Eliminate subito le parti aeree danneggiate e lasciatela tranquilla. Se non lo avete fatto, proteggete il resto della pianta con della paglia o torba o tessuto-non tessuto ed aspettate la primavera. Se è ancora viva rifiorirà. Per vedere se ci sono ancora dei tessuti sani fate un piccolo taglio nella parte che vi sembra ancora viva del fusto, se il tessuto è verde vuol dire che non è morta.
Piccoli insetti che si muovono sulla pianta

Se osservate che sulla pianta ci sono piccoli insetti biancastri-verdastri che si muovono, potrebbero essere afidi, più conosciuti come "pidocchi".
Rimedi: occorre intervenire con aficidi facilmente reperibili da un buon vivaista.


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view post Posted on 18/7/2015, 18:46
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