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Polygala myrtifolia

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luis1005
view post Posted on 30/8/2012, 17:09





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Al genere polygala appartengono decine di specie di piante erbacee perenni, diffuse anche sul territorio italiano allo stato selvatico; nei vivai è più facile trovare P. myrtifolia, una specie ibrida, ottenuta incrociano due specie originari dell’Africa meridionale.

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Ha portamento tondeggiante e ramificazioni molto dense; il tronco è spesso multiplo, ricoperto da una corteccia di colore grigiastro. Le foglie sono sempreverdi, lanceolate, abbastanza coriacee, di colore verde grigio; ricordano per forma il fogliame del mirto, pur avendo dimensioni maggiori. Dalla primavera fino all’autunno produce innumerevoli fiori, spesso riuniti in grappoli all’apice dei fusti, di colore rosa-lilla; nella forma ricordano i fiori della robinia, o di altre fabacee. Gli arbusti adulti possono raggiungere i 150-280 cm di altezza. Esistono anche varietà nane, dal portamento molto compatto, che non superano i 35-50 cm di altezza, e varietà a fiore bianco.

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Esposizione
porre a dimora la polygala in luogo soleggiato, o parzialmente ombreggiato; l’esposizione alla luce solare diretta favorisce la fioritura. Queste piante sono originarie di zone con clima mite, quindi è preferibile evitare di esporle, durante l’inverno, a periodi di freddo troppo intenso e molto prolungato; per questo motivo si tende a coltivarle in vaso, in modo da poterle spostare in luogo riparato in caso di gelate prolungate; è anche possibile posizionale la pianta in piena terra,a vendo cura di trovare un posto ben soleggiato e riparato dal vento, eventualmente durante l’inverno si copre la chioma con agritessuto.

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Annaffiature
da marzo a ottobre annaffiare con regolarità, quando il terreno è ben asciutto. Durante i mesi freddi annaffiamo solo in caso di siccità prolungata, solo durante le giornate miti. Evitiamo gli eccessi ed evitiamo di mantenere il terreno troppo umido o inzuppato d’acqua. Durate il periodo vegetativo fornire del concime per piante da fiore, mescolato all’acqua delle annaffiature, ogni 15-20 giorni.

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Terreno
prediligono terreni mediamente ricchi e soffici, molto ben drenati. E’ consigliabile rinvasare, ogni 2-3 anni, gli esemplari coltivati in vaso, fornendo nuovo terriccio. Si consiglia di utilizzare il terriccio pronto per agrumi, oppure di preparare un miscuglio costituito da torba, poco stallatico ed una buona quantità di pietra pomice.

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Moltiplicazione
avviene per seme, in primavera, oppure per talea, in estate, utilizzando i rami dell’anno che non hanno portato fiori.

Parassiti e malattie
spesso il boccioli vengono attaccati dagli afidi; eccessive annaffiature o un terreno scarsamente drenante possono favorire lo sviluppo di marciumi radicali.

Edited by momolindo - 30/5/2015, 10:35
 
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view post Posted on 30/5/2015, 09:27
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Polygala myrtifolia


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La Polygala myrtifolia, meglio conosciuta come Poligala a foglia di mirto, è una pianta appartenente alla famiglia delle Polygalaceae; è una specie ibrida ottenuta dall’incrocio tra due specie originarie dell’Africa meridionale.

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Questa pianta è caratterizzata da un portamento tondeggiante, tronco ricoperto da una corteccia grigiastra e foglie sempreverdi lanceolate, che ricordano nella forma quelle del mirto, pur essendo più grandi. Dalla primavera fino all’autunno produce molti fiori riuniti in grappoli di colore rosa o lilla; in genere queste piante toccano i 150 centimetri di altezza, anche se esistono varietà nane che non raggiungono il metro.


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La Polygala myrtifolia ha un nome curioso, che deriva dal greco Polygala che significa molto latte. Era usata perché si pensava favorisse l’aumento della produzione di latte nelle mucche.

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L’esposizione preferita dalle Polygala è in un luogo soleggiato, in quanto l’esposizione alla luce solare favorisce la fioritura; non amano i freddi troppo intensi, e per questo è bene coltivarle in vaso in modo da poterle ricoverare all’interno quando la temperatura si fa rigida; ovviamente è possibile sistemarle anche in piena terra, ma deve essere in un punto soleggiato e riparato dal vento.


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Le annaffiature devono essere regolari da marzo ad ottobre, soprattutto quando si nota che il terreno è asciutto; in inverno può essere annaffiata solo in caso di siccità prolungata, e in ogni caso bisogna fare attenzione a non lasciare ristagni d’acqua. Durante il periodo vegetativo le va offerto del concime per piante da fiore insieme all’acqua di annaffiatura.

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Tra le cure da fare in questo periodo c’è l’irrorazione di un insetticida ad ampio spettro, ovvero un trattamento preventivo da fare quando in giardino non sono presenti altre fioriture; l’aumento delle temperature e dell’umidità ambientale infatti, può favorire la comparsa di parassiti e di malattie fungine, per questo, oltre all’insetticida, è bene praticare anche un trattamento fungicida ad ampio raggio.

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Il terreno adatto alla Polygala è quello soffice e ben drenato; le piante in vaso vanno rinvasate ogni due o tre anni fornendogli del nuovo terriccio, meglio se quello per agrumi. La moltiplicazione di questa pianta avviene per seme in primavera oppure per talea in estate. Tra i parassiti che possono colpirla ci sono gli afidi e, in caso di eccessiva annaffiatura, di marciume radicale.

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Alcune specie di Polygala si coltivano esclusivamente in vaso, all’interno delle mura domestiche, mentre altre sono molto resistenti al freddo e possono quindi sopportare l’allevamento in piena terra anche nelle zone con inverni estremamente rigidi. E’ una pianta facile da coltivare e non richiede particolari accorgimenti per regalare il meglio della propria bellezza.



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