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Citisus

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luis1005
view post Posted on 20/8/2010, 11:31




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Classificazione, provenienza e descrizione
Nome comune: Citiso, Citisus.
Genere: Cytisus.

Famiglia: Papilionaceae.

Provenienza: Europa, Asia Minore, Africa settentrionale.



Descrizione genere: comprende circa 25-30 specie di piante arbustive rustiche e delicate, a foglie persistenti e decidue, simili a quelle appartenenti al genere Genista (Ginestra), dalle dimensioni variabili da 10 cm. a 2 m. di altezza. Presentano foglie, che sono solitamente trifogliate e spesso durano sulla pianta pochi mesi all’anno. I fiori, solitamente gialli, con corolla papilionacea, compaiono dalla fine della primavera all’inizio dell’estate, isolati o riuniti in racemi o gruppi e talvolta sono profumati. Sono piante utilizzate per formare grandi cespugli, decorare il giardino roccioso, tappezzare terreni. Le specie più delicate possono essere coltivate anche in regioni a clima freddo, purché si assicuri loro riparo nei mesi più freddi (per tale motivo vengono coltivate in vaso).

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Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: le specie delicate coltivate in vaso (C. canariensis e C. x racemosus) devono passare l’inverno in serra fredda a una temperatura di 7-8 °C.
Luce: esposizione soleggiata.
Annaffiature e umidità ambientale: le specie delicate coltivate in vaso (C. canariensis e C. x racemosus) devono essere annaffiate abbondantemente in primavera estate; in autunno-inverno le somministrazioni dovranno essere ridotte in frequenza e quantità.
Substrato: crescono bene anche in terreni non molto fertili e ben drenati. Alcune specie preferiscono terreni calcarei; altre come C. supinus sono adatte a terreni umidi e ombreggiati. Per le specie coltivate in vaso utilizzare un miscuglio a base di terra da giardino, terriccio, torba e sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: la messa a dimora delle piante da piena terra si effettua in ottobre e marzo-aprile. È preferibile utilizzare esemplari cresciuti in vaso, in modo da poterli trapiantare con le radici avvolte nel pane di terra, visto che queste piante soffrono facilmente per i trapianti mal eseguiti. Le specie delicate (C. canariensis e C. x racemosus) devono essere coltivate in vaso, che dovranno essere tenuti in serra fredda per tutto il periodo invernale (alla temperatura di 7-8 °C) e portati all’aperto solo da maggio a settembre. Si rinvasano ogni anno in ottobre.

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Moltiplicazione e potatura
Moltiplicazione: le specie rustiche, ad eccezione di ibridi e varietà, possono essere seminate in aprile, in cassone freddo. Non appena le dimensioni delle piantine lo consentiranno, si effettuerà il trapianto in singoli vasi, riempiti con terriccio, torba e sabbia, che dovranno essere tenuti interrati all’aperto, fino alla messa a dimora definitiva, in ottobre. Le stesse specie nonché gli ibridi e le varietà potranno essere moltiplicate anche per talea. Alla fine dell’estate si mettono a radicare, in un miscuglio di torba e sabbia, in cassone freddo, talee lunghe 8-10 cm., fornite di una porzione del ramo portante. A radicazione avvenuta si trapiantano in vasi riempiti con terriccio, torba e sabbia, che andranno tenuti interrati all’aperto, fino alla messa a dimora a definitiva (da effettuarsi in ottobre o nella primavera successiva). Per le specie delicate come C. canariensis e C. x racemosus le talee dovranno essere prelevate in luglio (con la stessa modalità utilizzata per le specie rustiche) e messe a radicare in cassone da moltiplicazione alla temperatura di 16-18 °C. A radicazione avvenuta si rinvasano in singoli contenitori riempiti di terriccio, torba e sabbia.
Potatura: eseguire una potatura regolare permette di ottenere esemplari più rigogliosi e longevi. Le piante che fioriscono sui rami dell’anno devono essere potate a fondo all’inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa; quelle che fioriscono sui rami dell’anno precedente si potano subito dopo la fioritura, portando i rami a un terzo della loro lunghezza. Le piante coltivate in vaso (come C. canariensis e C. x racemosus) devono essere sottoposte, annualmente e dopo la fioritura, alla potatura di tutti i rami fioriferi. In questo modo si permetterà alla pianta di mantenere una forma compatta e armoniosa. Anche C. scoparius, che tende a spogliarsi alla base, potrà giovarsi di una potatura annuale, volta a mantenere la forma cespugliosa.

Edited by **fiore - 30/8/2010, 18:17
 
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